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I contributi previdenziali

Il datore di lavoro è tenuto per legge al versamento dei contributi previdenziali INPS a favore del lavoratore domestico, parte dei quali è a carico del lavoratore. Per legge, il datore di lavoro ha il diritto di sottrarre questa quota del contributo dallo stipendio del lavoratore, ma in pratica questo avviene di rado, dato l’importo minimo della quota. 

I bollettini INPS
L’INPS, dopo la denuncia di assunzione, invia al datore di lavoro un blocchetto di bollettini di conto corrente postali prestampati per effettuare i versamenti trimestrali dei contributi. L’INPS provvede ad inviare i successivi blocchi di bollettini solo su richiesta del datore di lavoro, che può essere inoltrata direttamente agli uffici INPS per telefono (numero tel. 803164), oppure on line dal sito http://www.inps.it. 

Le scadenze per il pagamento dei bollettini
I contributi si pagano trimestralmente come segue: 

Scadenze versamenti contributi
dal 1° al 10 aprile:     lavoro svolto dal  1° gennaio al 31° marzo

dal 1° al 10 luglio:    lavoro svolto dal 1° aprile al 30° giugno 

dal 1° al 10 ottobre:    lavoro svolto dal 1° luglio al 30° settembre 

dal 1° al 10 gennaio:    lavoro svolto dal 1° ottobre al 31° dicembre

Se l’ultimo giorno utile per il versamento cade di domenica o festivo questo è prorogato di diritto al primo giorno successivo non festivo. In caso di ritardo o di anticipo vengono applicate delle sanzioni. Inoltre, i versamenti non possono essere cumulativi. Per sanare eventuali ritardi o errori, bisogna richiedere all’INPS dei bollettini appositi. 


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