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Monthly Archives: luglio 2011

TransCash: l’idea giusta per gli immigrati!

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  • un controllo di sicurezza al massimo livello per gli acquisti via Internet
  • un’alternativa ai tradizionali strumenti del circuito bancario

Il sistema TransCash si basa su una confezione di due carte ricaricabili del circuito MasterCard®, una Carta Verde ed una Carta Rossa, che possono essere acquistate nei Punti vendita TransCash (edicole, bar, tabacchi, phone-center ed altro).

Con la Carta Verde:

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  • nei Punti Vendita TransCash dotati di POS

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  • esclusivamente utilizzando la disponibilità della Carta Verde

 

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Immigrati: sistema di crediti per ottenere la cittadinanza

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Dpr che istituisce un sistema di crediti per l’integrazione degli immigrati. Ogni straniero al di sopra dei sedici anni che chiede un permesso di soggiorno lungo più di un anno potrà stipulare un accordo con lo stato impegnandosi ad arrivare a quota 30 crediti (cominciando da 16) ottenuti attraverso il completamento di un corso formativo di lingua e cultura civica oppure perseguendo iniziative professionali o formative come il volontariato. In caso di mancato raggiungimento dei 30 crediti necessari per la cittadinanza dopo due anni, scatta la proroga o l’espulsione.

USA: in California rette universitarie più basse per i figli dei clandestini.

Rette universitari più basse per gli studenti “clandestini”. È quanto contenuto nel Dream Act approvato dallo Stato della California.
La legge ratificata martedì scorso dal governatore Jerry Brown, entrerà in vigore il primo gennaio del 2012. Il provvedimento consente agli studenti senza documenti che hanno frequentato almeno tre anni di scuole superiori in California di pagare rette più vantaggiose se si iscriveranno a un’università pubblica. Si tratta in realtà di un aggiornamento di una legge precedente che non faceva specifico riferimento allo stato di immigrazione dello studente.
L’iniziativa, che riduce dell’80% le rette dei figli degli immigrati clandestini rispetto agli altri stranieri equiparandole a quelle dei colleghi californiani, ha l’obiettivo di promuovere l’educazione in una fascia di popolazione molto indigente.
Tra gli altri Stati che hanno adottato prevedimenti simili al Dream Act della California ci sono Illinois, Kansas, Maryland, Nebraska, New Mexico, New York, Oklahoma, Texas, Utah, Washington e Wisconsin. Altri 10 Stati hanno approvato provvedimenti che vietano l’abbassamento delle rette universitarie per gli studenti immigrati illegalmente negli Stati Uniti.

Le comunità islamiche si preparano al Ramadan, dal 1 agosto inizia il periodo di preghiera e digiuno.

Ancora poche ore allo scoccare del 1 agosto quando, al tradizionale giorno di inizio ferie, quest’anno si affiancherà anche l’inizio del Ramadan, il periodo di preghiera e digiuno che riguarderà oltre un milione di fedeli islamici presenti in Italia.
Secondo i dati del Dossier statistico immigrazione della Caritas, le regioni italiane con maggior presenza di immigrati musulmani sono la Lombardia (200mila), l’Emilia Romagna (100mila), il Lazio (80mila), il Veneto (70mila) e il Piemonte (50mila).
Proprio nel capoluogo lombardo fervono i preparativi. I grandi centri islamici di Milano si stanno organizzando per garantire ai fedeli un posto dove pregare, il cibo per la rottura del digiuno e qualche svago. “Quest’anno forse avremo meno problemi di spazio, contando che cade durante il mese di vacanza”, ha dichiarato all’agenzia Redattore Sociale, Benaissa Bounegab, il presidente del centro islamico di via Padova. Il centro, in cui passeranno 5 mila fedeli a settimana, è rifermento per i musulmani provenienti da più di 50 Paesi diversi e per questo, prosegue il presidente Bounegab, “metà della nostra preghiera è in arabo e l’altra metà è in italiano. Per noi, è l’unica lingua con cui è possibile comunicare”.
Durante il Ramadan, il centro propone delle gare particolari: ci si sfida a colpi di versetti, tratti dal Corano o da altri poemi arabi a tema religioso. “Per i primi tre mettiamo in palio quello che possiamo, da una serie di libri fino al prezzo di un biglietto aereo per tornare al Paese d’origine”, racconta Bounegab. Uno dei momenti di vita comunitaria più significativo è la rottura collettiva del digiuno, un’ora dopo il tramonto del sole. Un’occasione per dare da mangiare anche ai più bisognosi: “Abbiamo degli accordi con circa quattro-cinque ristoranti della zona che ci forniscono il cibo”.
In viale Jenner, i numeri sono ancora maggiori: “Per il Ramadan diamo da mangiare a circa 200-250 persone al giorno”, spiega il presidente Abdel Shaari. Per il centro, uno dei maggiori d’Italia, un tema sempre scottante è quello dello spazio di preghiera. “Quest’anno – spiega Shaari – saremo al teatro Ciak”. Un problema sconosciuto per i fedeli del centro di via Quaranta: “Siamo fortunati, il posto non ci manca”, confessa Abdel Sharif, imam della moschea. In media sono tra i 450 e i 500 i fedeli che ogni sera si recano al centro per la preghiera, durante il Ramadan.
Più istituzionali le preghiere nella grande moschea di Roma, seguite anch’esse la sera dalla consumazione di un pasto collettivo.
Complessivamente sono oltre 800 i luoghi di culto per i musulmani italiani, poche le moschee e molti i centri culturali con sale di preghiera. In molte città, i fedeli islamici pregheranno in spazi pubblici e giardini.

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La solidarietà lavora in rete con il Tavolo immigrazione

Chi non cammina non scivola. Qualche volta siamo scivolati, tante volte abbiamo avuto dubbi. Ma oggi abbiamo un luogo di incontro e confronto nel cuore di Parma».
Cleophas Adrien Dioma, coordinatore del Tavolo immigrazione e cittadinanza, quando racconta le storie del suo gruppo di lavoro, lo fa riuscendo sempre a trasmettere le emozioni che hanno accompagnato la vita, a volte entusiasmante altre più complessa, di una realtà che si è fatta strada nella nostra città.
In via Melloni 1/B, sopra gli uffici dell’Informagiovani, si riuniscono i sei membri del «Tavolo»: la loro rete di relazioni e contatti, davvero ampia, ha finalmente quattro mura entro cui accogliere le associazioni straniere di Parma. «E’ un luogo in cui possiamo incontrarci e incontrare gli altri – continua Dioma -. In cui si elaborano progetti al fine di favorire una buona convivenza tra italiani e stranieri». Il lavoro qui non si fa sui singoli, bensì sulle comunità, non sui casi particolari, ma sui macroproblemi. Tra i prossimi programmi vi è anche quello di organizzare entro la fine dell’anno una festa dedicata alla cultura araba e per questo inizierà una collaborazione anche con le associazioni tunisine.  Il Tavolo immigrazione è operativo il lunedì, il giovedì e il sabato dalle 10 alle 12 e il martedì e il giovedì dalle 17.30 alle 19. In questi momenti di apertura i membri delle comunità possono trovare un punto di riferimento per sé e un tramite per il «palazzo»: «Questo è uno spazio dedicato alle comunità che vogliono chiedere risposte alla politica – proseguono dal Tavolo -. Lo abbiamo fatto anche qualche mese fa partecipando alla trasmissione di Tv Parma, Agorà. I cittadini stranieri hanno potuto chiedere ai politici di rispondere in merito a diversi temi: dalla rappresentanza alla libertà religiosa, dall’integrazione alla sicurezza, dai problemi delle seconde generazioni al diritto di voto agli extracomunitari».
I progetti sono tanti e ambiziosi: si sta lavorando all’organizzazione di un convegno dedicato ai problemi dei figli dei cittadini immigrati e lo si farà lavorando insieme ai centri aggregativi e all’Informagiovani: «Per noi è fondamentale operare in rete, confrontandoci il più possibile con Informastranieri, Informagiovani, sindacati, Ciac, Prefettura, Questura, assessori – ha sottolineato Cleophas Dioma -. La sfida è proprio questa: collaborare, insieme per le comunità. A settembre vorremmo concretizzare un’altra idea: faremo un sondaggio tra gli immigrati al fine di capire per quali politici simpatizzano e per chi voterebbero».
Ci sono punti della città in cui il Tavolo vuole investire parecchie energie. In particolare piazzale Inzani e via Palermo. «Qui organizziamo le Giornate del Vicino, in cui parlare e mangiare insieme, per scambiarsi punti di vista e lasciare giocare i bambini. Se c’è una cosa che unisce davvero è proprio questa: osservare i bimbi divertirsi al di là delle differenze».

La Fondazione Albero della Vita avvia uno studio sul disagio dei minori stranieri romeni arrivati in Italia.

Un’indagine per studiare gli aspetti problematici delle migrazioni tra le giovani generazioni. È il progetto Children’s rights in action. Improving children’s rights in migration across Europe, promosso dalla Fondazione Albero della Vita e finanziato con 300 mila euro dalla Direzione generale giustizia della Commissione europea.
Uno studio che verrà svolto soprattutto sui minori di origine romena presenti in Italia, per il quale la raccolta dati è iniziata lo scorso marzo e scadrà il 28 febbraio del 2013.
Oltre ad enucleare gli aspetti problematici che si manifestano nei minori di nazionalità romena a causa della migrazione, lo studio si propone di tracciare un quadro della situazione economica delle loro famiglie, che vivono in Italia e Spagna.
Per compiere il lavoro, è all’opera un team di 15 esperti provenienti dai tre Stati interessati. Coinvolte nell’iniziativa, anche la Fondazione Ismu, l’Università di Barcellona con la Fondazione Ires in Spagna e Asociatia Alternative Sociale in Romania.
Per informazioni: www.alberodellavita.org.

Veneto: 600 mila gli stranieri presenti, 230 mila i lavoratori immigrati.

Alla fine del 2010 gli stranieri presenti in Veneto erano circa 600.000, 25.000 in più rispetto all’anno precedente. Di questi, circa 500.000 risultavano residenti, ed altri 100.000 presenti regolarmente ma non residenti (come i lavoratori stagionali) oppure irregolari.
È quanto emerge dal Rapporto 2011 sull’immigrazione straniera in Veneto, presentato ieri dalla Giunta regionale.
Il rapporto è stato illustrato dall’assessore regionale ai Flussi migratori Daniele Stival e dal dirigente di Veneto Lavoro e responsabile dell’Osservatorio regionale immigrazione Bruno Anastasia. “Un lavoro – ha spiegato Stival – che dimostra come l’immigrato regolare, che ha un serio progetto di vita nella nostra terra, è una risorsa alla quale rivolgere attenzione ed appoggio”.
Tra i dati più significativi emerge che gli occupati stranieri sono circa 230.000 (l’11% del totale), mentre i disoccupati coinvolti dalla crisi economica sono circa 30.000, pari a circa il 20% del totale. I giovani stranieri iscritti alle scuole venete sono circa 83.000 (il 10% del totale degli studenti). Le province venete in cui si sono indirizzati i maggiori flussi sono Verona, Treviso e Vicenza, mentre le provenienze più numerose sono quelle da Romania (97.000), Marocco (56.700), Albania (42.000), Moldova (29.000) e Cina (27.000). “In stretta collaborazione con gli Enti locali e le Associazioni – ha detto Stival – abbiamo individuato i fronti sui quali è più importante concentrare le nostre azioni, e cioè la disoccupazione e l’integrazione scolastica”.

TransCash Italia: carte ricaricabili per condividere il denaro semplicemente

Mercoledì 27 luglio, a partire dalle 12, conferenza stampa di presentazione del gruppo TransCash Italia. Roma, Casa del Cinema (L.go Mastroianni,1)
Arrivano in Italia le carte prepagate TransCash: uno strumento facile e sicuro per condividere il denaro da carta a carta. Utilizzate già negli Stati Uniti, in Francia e in altri paesi europei, le carte TransCash del circuito MasterCard consentono al cliente di disporre di strumenti di prelievo e pagamento non collegati ad un conto corrente bancario. Questa tecnologia permette, inoltre, la fornitura di prodotti e servizi finanziari per famiglie, stranieri e imprese. Il sistema TransCash si basa su una confezione di due carte ricaricabili (Carta verde e Carta rossa), che possono essere acquistate in edicole, bar, tabacchi, phone-center e in altri punti vendita TransCash. TransCash Italia Spa acquisisce i diritti di brevetto di TransCash Corp, attivo negli Stati Uniti dal 2003 e lavora in partnership con il circuito internazionale Mastercard e i suoi partner consolidati: TransCash Corp, Transact Network, Fis Metavante, Wind Telecomunicazioni, Nagra Id.

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